Palermo
Vista da Castello Utveggio, Monte Pellegrino
- Indirizzo: Via Porta Sant’Agata
Porta Sant’Agata
30m a piedi
E’ una delle più antiche testimonianze della cinta muraria medioevale, che sorgeva lungo i confini della città di Palermo. L’architettura della porta risale probabilmente al secolo XIII. Il suo nome deriva probabilmente dalla vicinanza con la Chiesa di sant’Agata, sita in via del Vespro. Poche tracce restano dell’affresco raffigurante la Madonna del Carmine, dipinto nella volta, e delle figure di angeli che si trovavano nelle lunette. Secondo la leggenda da questa porta entrarono i Normanni per conquistare la città araba durante l’assedio nel 1071.
- Indirizzo: Via dei Benedettini, 1
Porta Mazzara
500m a piedi
Fu aperta nel XIII secolo e ristrutturata nel 1326 da Federico D’Aragona. Nel seicento fu inglobata nel bastione di Pescara e al suo posto fu costruita Porta Montalto qualche metro accanto. Demolito il bastione nel 1885, la porta venne nuovamente alla luce. La Porta ha tre fornici ogivali, realizzati in pietra; i due laterali, minori, sono attualmente murati. Sulla sommità della Porta sono ancora visibili i resti dei camminamenti e della scala di servizio.
- Indirizzo: Via dei Benedettini, 16
- Orari: Da Lunedì a Sabato, dalle 9,00 alle 18.30 Domenica e Festivi, dalle 9,00 alle 13,00
San Giovanni degli Eremiti
700m a piedi
Questa chiesa è stata fondata da Ruggero II nel 1142. Durante la dominazione normanna, l’annesso convento è stato il più ricco della città. All’interno della chiesa, ora sconsacrata, è ancora possibile trovare tracce di mosaici e affreschi. All’esterno dell’edificio si possono vedere le affascinanti cinque cupole rosse, un elemento caratteristico dell’architettura arabo-normanna.
- Indirizzo: Piazza Indipendenza, 1
- Orari: Da Lunedì a Sabato, dalle 8.30 alle 17.00 Domenica e Festivi, dalle 8:30 alle 12:30
Palazzo dei Normanni
900m a piedi
Il Palazzo dei Normanni di Palermo, conosciuto anche come Palazzo Reale, è la sede dell’Assemblea regionale siciliana. Il palazzo è la più antica residenza reale d’Europa, dimora dei sovrani di Sicilia e sede imperiale con Federico II e Corrado IV. Al primo piano sorge la Cappella Palatina, costruita sotto il regno di Ruggero II, nel 1132. Il Palazzo reale dei Normanni sorge sopra i primi insediamenti punici, le cui tracce sono tuttora visibili nei sotterranei. Al secondo piano del palazzo si trovano, inoltre, la Sala d’Ercole, attuale luogo di riunione dell’Assemblea regionale siciliana, la Sala Gialla e la Sala dei Viceré. Oltre alla Cappella Palatina, è attribuita ai normanni la costruzione della Torre Pisana, sede della stanza del Tesoro, sulla cima della quale sorge un osservatorio astronomico. La stanza di re Ruggero, che si trova all’interno della Torre Pisana, è caratterizzata da una decorazione a mosaico risalente al XII secolo. La Cappella Palatina è una basilica a tre navate dedicata ai santi Pietro e Paolo. La cupola, il transetto e le absidi sono interamente decorate nella parte superiore da mosaici bizantini, tra i più importanti della Sicilia, raffiguranti il Cristo Pantocratore benedicente, gli evangelisti e scene bibliche varie. Il soffitto in legno della navata centrale e le travature delle altre navate sono decorate con intagli e dipinti di stile arabo.
- Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele, 475
Porta Nuova
1km a piedi
E’ la Porta più monumentale della città: eretta a fianco del Palazzo Reale, prospetta da un lato sul corso Vittorio Emanuele, dall’altro sul corso Calatafimi. Costruita per volere del viceré Marcantonio Colonna nel 1583 per ricordare la vittoria di Carlo V sulle armate turche, subì la totale distruzione nel 1667. Nel 1669 fu ricostruita integralmente e a coronamento dell’edificio fu posta una copertura piramidale con l’immagine di un’aquila ad ali spiegate. I mori che decorano il primo ordine che guarda la strada per Monreale celebrano il trionfo africano di Carlo V. Più misurato è il prospetto interno, concepito in guisa di arco trionfale, sul quale emerge l’imponente varco del fornice a tutto sesto.
- Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele
- Orari: Da Lunedì a Venerdì (Marzo – Ottobre) dalle 9.00 alle 17.30
Cattedrale
1km a piedi
La costruzione della Cattedrale di Palermo è iniziata nel 1184 e, nel corso dei secoli, le aggiunte e restauri hanno notevolmente modificato la struttura originaria. La facciata occidentale si presenta molto articolata dal punto di vista prospettico per la presenza di due poderosi archi a sesto acuto ispirati all’architettura islamica che raccordano la Cattedrale all’adiacente Palazzo Arcivescovile. Il prospetto orientale della Cattedrale è un mirabile esempio di decorazione a tarsia lavica, ovvero di figure geometriche e floreali in pietra lavica alloggiate fra conci di tufo. Il prospetto meridionale, invece, è decorato con un portico panoramico in stile gotico catalano del XV secolo. L’interno, ampio e aperto, a tre navate, appare freddo in confronto con l’esterno grandioso.
Da Lunedì a Venerdì (Novembre – Febbraio) dalle 9.30 alle 13.00
Sabato e Festivi dalle 7.30 alle 13.30 e dalle 16.00 alle 19.00
- Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele
San Giuseppe dei Teatini
900m a piedi
La chiesa venne costruita nel XVII sec. seguendo uno stile barocco che si riscontra soprattutto negli affreschi che la decorano, nelle decorazioni scultoree e negli stucchi. All’esterno dell’edificio spicca la grande cupola, facilmente visibile da molte zone della città.
- Indirizzo: Piazza Vigliena
Quattro Canti
900m a piedi
I Quattro Canti, o piazza Vigliena, o Teatro del Sole, è il nome della piazza ottagonale all’incrocio dei due principali assi viari di Palermo: la via Maqueda e il Cassaro, oggi Corso Vittorio Emanuele. I Quattro Canti propriamente detti sono i quattro prospetti architettonici che delimitano lo spazio dell’incrocio. Furono realizzati tra il 1609 e il 1620 e i quattro piani di facciata risultano così decorati: al piano inferiore, fontane che rappresentano i fiumi della città antica (Oreto, Kemonia, Pannaria, Papireto); quindi, un ordine in stile dorico, contenente le allegorie dalle quattro stagioni (rappresentate da Eolo, Venere, Cerere e Bacco); l’ordine successivo, in stile ionico, ospita le statue di Carlo V, Filippo II, Filippo III e Filippo IV; infine, nell’ordine superiore, le quattro sante palermitane, Agata, Ninfa, Oliva e Cristina, patrone della città prima dell’avvento di Santa Rosalia (1624).
- Indirizzo: Piazza Pretoria
Piazza Pretoria
850m a piedi
Piazza Pretoria detta anche piazza della Vergogna, si trova a pochi passi dai Quattro Canti. Nel 1573 il Senato palermitano acquistò una fontana, opera di Francesco Camilliani, inizialmente destinata a Firenze, con l’intenzione di collocarla nella piazza. Tre dei quattro lati della piazza sono chiusi da edifici: il Palazzo Pretorio (sede del Comune) costruito nel XIV secolo, la Chiesa di Santa Caterina (fine del XVI secolo), e due palazzi baronali: Palazzo Bonocore e Palazzo Bordonaro. Sul quarto lato la piazza scende con una scalinata su via Maqueda.
- Indirizzo: Piazza Casa Professa, 1
Casa Professa
500m a piedi
Costruita nel tardo XVI secolo, su progetto dell’architetto gesuita Giovanni Tristano, inizialmente era costituita da una sola navata con grandi transetti e diverse cappelle laterali, ma all’inizio del XVII secolo, per rendere la chiesa più grandiosa, Natale Masuccio aggiunge le due navate laterali a quella centrale. La chiesa è stata infine dedicata nel 1636. L’interno fonde il rigore architettonico tardo rinascimentale con lo splendore delle decorazioni barocche. Fiori, frutta, foglie, animali, piccoli “putti”, intarsiati in marmo, contribuiscono ad illuminare gli ambienti interni.
- Indirizzo: Via Ballarò
Mercato Ballarò
200m a piedi
Ballarò è un noto mercato storico di Palermo, che si estende da Piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory verso Porta Sant’Agata. Ballarò è il più antico tra i mercati della città, animato dalle cosiddette abbanniate, cioè dai chiassosi richiami dei venditori che, con il loro caratteristico accento palermitano, cercano di attirare l’interesse dei passanti. Ballarò è un mercato adibito principalmente alla vendita di frutta, ortaggi, verdure, carne e pesce, esposti in bancarelle e cassette di legno. All’interno del mercato si vendono anche cibi cotti e cibi da strada, tipici della cucina palermitana, come cipolle bollite o al forno, panelle (frittelle di farina di ceci), crocchè (crocchette di patate), verdure lesse, polpo e quarume (interiora di vitello).
- Indirizzo: Piazza Marina
Piazza Marina
1,2km a piedi
Piazza Marina è una piazza del centro storico di Palermo situata nel quartiere della Kalsa o Mandamento Tribunali. Al centro della piazza è presente la villa Garibaldi progettata dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile nel 1863. A caratterizzar la piazza sono anche i numerosi edifici storici che la delimitano, tra i quali palazzo Chiaramonte o Steri, palazzo Galletti, palazzo Fatta, palazzo Dagnino, l’hotel de France, il teatro Libero, palazzo Mirto, la chiesa di Santa Maria dei Miracoli, palazzo Notarbartolo di Villarosa, palazzo Gravina di Palagonia, il palazzo dell’Intendenza di Finanza, la chiesa di San Giovanni dei Napoletani, la chiesa di Santa Maria della Catena, il Museo delle marionette, la fontana del Garraffo.
- Indirizzo: Piazza San Domenico
Piazza San Domenico
1,2km a piedi
La Piazza San Domenico è una storica piazza di Palermo che prende il nome dalla Chiesa di San Domenico. Al centro della piazza si trova la Colonna dell’Immacolata, composta da una grande base marmorea sormontata da un’alta colonna, in cima alla quale è presente la statua dell’Immacolata. La chiesa venne edificata nel 1458 ed il 1480 in stile rinascimentale, mentre la facciata venne costruita più tardi, nel 1726. Lo stile è tipicamente barocco, il frontone è caratterizzato da due alti campanili, sulla facciata sono inoltre presenti molte statue in stucco che raffigurano santi e papi. Queste statue sono opera del nipote di Giacomo Serpotta, Giovan Maria Serpotta.
- Indirizzo: Piazza Verdi
- Orari: Da Lunedì a Domenica dalle 9.30 alle 18.30
Teatro Massimo
1,5km a piedi
Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d’Italia e uno dei più grandi d’Europa. Fu costruito nel 1875 su progetto dell’architetto Giovan Battista Filippo Basile, in gusto neoclassico. La simmetria compositiva attorno all’asse dell’ingresso, la ripetizione costante degli elementi (colonne, finestre ad archi), la decorazione rigorosamente composta, definiscono una struttura spaziale semplice ed una volumetria chiara, armonica e geometrica, d’ispirazione greca e romana. L’esterno del teatro, seguendo la moda dell’attualizzazione delle architetture antiche, presenta un pronao corinzio esastilo elevato su una monumentale scalinata ai lati della quale sono posti due leoni bronzei. In alto l’edificio è sovrastato da un’enorme cupola emisferica.
- Indirizzo: Piazza Ruggero Settimo
Teatro Politeama
1,5km a piedi
Il Teatro Politeama Garibaldi, costruito nel 1865 su progetto dell’architetto Giuseppe Damiani Almeyda. La copertura, considerata per l’epoca opera di grande ingegneria, venne realizzata in metallo dalla Fonderia Oretea nel novembre del 1877. Il valore di questa costruzione sta nell’esaltazione della funzione sociale del teatro come “teatro del popolo” con l’enorme sala a ferro di cavallo (che nel 1874 poteva contenere cinquemila spettatori) con due file di palchi, dominata da una grande galleria articolata in due ordini. L’ingresso è costituito da un arco di trionfo sormontato dalla quadriga bronzea di Apollo, opera di Mario Rutelli, cui s’affianca una coppia di cavalli bronzei di Benedetto Civiletti.
- Indirizzo: Piazza del Carmine
- Orari: Da Lunedì a Domenica dalle 8.45 alle 10.45
Chiesa del Carmine
250m a piedi
E’ opera dell’architetto Mariano Smiriglio, che la iniziò nel 1627. L’enorme cupola fu aggiunta nel 1680; di grande interesse è il suo rivestimento in maioliche policrome e la decorazione barocca del tamburo con i quattro telamoni che la sorreggono. L’interno della chiesa ospita stucchi serpottiani, statue in legno e decorazioni marmoree. Vi si trovano inoltre pregevoli opere come la tela con “Sant’Andrea Orsini” di Pietro Novelli, la statua di “Santa Caterina” di Antonello Gagini e l’altare seicentesco di Giacomo e Giuseppe Serpotta.