- Ferro di Cavallo,
Via Venezia, 20, PalermoTelefono: +39 091 331835
- Club Rosanero
Vicolo Caldomai, 18, PalermoTelefono: +39 091 2511234
- Ai Cascinari
Via D’Ossuna, 43/45, PalermoTelefono: +39 091 6519804
- Al Vicolo
Cortile Scimeca, 2, PalermoTelefono: +39 091 6514032
- Alla Corte dei Mangioni
Via Sammartino, 97/99, PalermoTelefono: +39 091 625 5360
- Al Vecchio Mafone
Via Judica, 22, PalermoTelefono: +39 338 8862268 +39 388 3675034
- Frida
Piazza Sant’Onofrio, 37, PalermoTelefono: +39 091 5505440
- Ciccio Passami l’Olio
Via Castrofilippo, 4, PalermoTelefono: +39 338 9095598
- Spostandosi in auto, fate subito tappa a Mondello, la località balneare tanto amata dai palermitani con la sua incantevole baia sovrastata dal promontorio di Monte Pellegrino. Mondello non è solo una bella spiaggia bianca dall’acqua cristallina, offre ampi eleganti viali ricchi di ville in stile liberty, un magico stabilimento balneare di inizi ‘900 ed anche un suggestivo borgo di pescatori con la sua piazzetta e i locali dove mangiare pesce freschissimo. Se in estate una passeggiata per Mondello può risultare caotica per la presenza eccessiva di bagnanti, approfittate dei mesi primaverili e autunnali e potrete facilmente cogliere l’occasione di un meraviglioso bagno fuori stagione!
- Lungo la strada per Mondello, vi consiglio assolutamente di fare una deviazione e salire sul Monte Pellegrino per visitare il Santuario di Santa Rosalia, patrona di Palermo. Il santuario è una suggestiva grotta dove, nel 1624, sono state ritrovate le ossa della vergine palermitana che qui morì nel XII secolo dopo essersi ritirata in eremitaggio. Le ossa vennero ritrovate durante una devastante epidemia di peste che imperversava in città e, dopo che le reliquie vennero portate in processione per la città, la malattia miracolosamente cessò e Rosalia fu proclamata santa patrona di Palermo. Ogni anno, il 15 luglio, la città celebra l’anniversario del ritrovamento con una folcloristica e partecipata processione: il Festino.
- Sempre in direzione Mondello vale la pena visitare la Palazzina Cinese, all’interno del Parco della Favorita. Voluta nel 1799 da Ferdinando di Borbone come dimora reale quando questi si trasferì a Palermo per fuggire dalle sommosse a Napoli, il piccolo palazzo reale presente un particolarissimo stile alla cinese appunto,con decorazioni delle sale interne cha vanno dal gusto orientale al neoclassico passando per elementi arabeggianti o neopompeiani.
- Da visitare è l’attiguo Museo Etnografico Giuseppe Pitrè (attualmente in restauro) ospitato nei locali delle dependance del Palazzo. Il museo, fondato dall’illustre etnologo Giuseppe Pitrè, offre un’ampissima collezione di materiale che documenta la storia tradizionale siciliana.
- Se volete tuffarvi per un paio d’ore nell’atmosfera settecentesca ed ottocentesca della ricca Palermo di un tempo, non avete che l’imbarazzo della scelta. Palazzo Mirto, vicino piazza Marina, è uno dei più famosi e sfarzosi; ma da vedere è anche Villa Whitaker a Malfitano (in via Dante) circondata dal suo splendido parco.
- E ancora Palazzo Asmundo di fronte la Cattedrale o Palazzo Conte Federico. Se poi volete concedervi un vero lusso, prenotate una visita a Palazzo Ganci Valguarnera, nel cui abbagliante salone degli specchi Visconti ha girato la famosa scena del ballo del Gattopardo.
- Di stile diverso, ma altrettanto impedibile, il medievale Palazzo Chiaramente Steri, in piazza Marina, oggi sede del Rettorato dell’Università. Da vedere il bellissimo cortile interno, il salone dei baroni, con il famoso soffitto in legno riccamente decorato, e le prigioni dell’inquisizione che qui ebbe la sua sede fino al 1782.
- Infine, un altro suggerimento è fare una bella passeggiata all’Orto Botanico. Creato nel 1789, nei suoi 10 ettari di estensione, offre una collezione ricchissima con circa 12000 specie diverse di piante. Meraviglioso passeggiare tra i suoi viali, all’ombra di enormi ficus “strangolatori”, godendo di una pace che ci fa dimenticare il caos della città a pochi passi.
- Palazzo dei Normanni: Da non perdere assolutamente la celebre Cappella Palatina, all’interno del Palazzo dei Normanni, oggi sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. La piccola Cappella, realizzata a partire dal 1130 per volontà del re normanno Ruggero II, è uno scrigno prezioso dove convivono in perfetta armonia elementi latini, arabi e bizantini.
- Cattedrale: Potrete poi continuare con una bella passeggiata lungo il Cassaro, l’arteria stradale più antica della città, tracciata già in epoca fenicia e che oggi è una lunga strada affiancata da infiniti palazzi nobiliari settecenteschi e ottocenteschi. Passerete subito sotto Porta Nuova, una delle antiche porte della città, realizzata nel XVI secolo per celebrare l’arrivo a Palermo dell’Imperatore Carlo V. Proseguite verso il mare e, dopo pochi minuti di cammino, troverete alla vostra sinistra l’imponente e magnifica Cattedrale di Palermo. Antica moschea più grande della città, fu riconvertita in cattedrale nel 1185 e rappresenta oggi uno dei simboli di Palermo. Meraviglioso l’esterno, in calda pietra calcarea che si illumina di rosso al tramonto, la cattedrale arabo-normanna ha subito vari rifacimenti nel corso dei secoli ma ha mantenuto fino ad oggi il suo stile unico e affascinante; non perdetevi la zona esterna delle absidi, con le sue splendide decorazioni bicrome di matrice islamica. Da visitare all’interno la zona delle Tombe Reali che ospita, tra gli altri, i sarcofagi di Enrico II e Federico II; la cappella, a destra dell’altare, dedicata a Santa Rosalia, che custodisce le reliquie della santa patrona di Palermo; infine, in una delle cappelle laterali della navata sinistra, troverete il monumento funebre di Padre Pino Puglisi, il sacerdote, oggi beato, ucciso dalla mafia nel 1993.
- Quattro Canti: Usciti dalla Cattedrale, continuate la vostra passeggiata e scendete fino ai Quattro Canti, centro esatto dell’antica città dentro le mura, incrocio tra le due strade principali di Palermo: il Cassaro e via Maqueda. In una concezione fortemente simbolica, al primo livello troviamo le quattro stagioni, al secondo livello si impongono le figure di quattro sovrani spagnoli e nell’ultimo livello vi sono le statue delle quattro sante palermitane.
- Piazza Pretoria e Piazza Bellini: Svoltate adesso a destra e vi trovate in Piazza Pretoria, suggestiva piazza racchiusa tra un vecchio palazzo nobiliare, il palazzo del municipio e le due imponenti chiese di Santa Caterina d’Alessandria e San Giuseppe dei Teatini. Proseguite ancora di pochi metri nella stessa direzione e arriverete in piazza Bellini, che ospita due gioielli dell’arte arabo-normanna a Palermo: la famosa chiesa della Martorana e la vicina, meno famosa, chiesa di San Cataldo.
- Piazza Marina e “La Cala”: Continuate a scendere verso il mare e arrivare alla bella Piazza Marina che vi porta poi, attraverso Porta Felice, alla passeggiata a mare del Foro Italico con il vicino, affascinante, antico porticciolo della città, la Cala.
- Teatro Politeama e Teatro Massimo: Risalite Corso Vittorio Emanuele e imboccate Via Maqueda prima e la Via Ruggero Settimo poi e vi ritroverete i suoi due simboli più eleganti: il Teatro Massimo e il Teatro Politeama.
- Mercati Storici: Non rinunciate a una passeggiata in uno dei mercati storici della città. Capo, Ballarò e Vucciria offrono uno spaccato imperdibile di Palermo, un eccezionale caleidoscopio di colori, profumi, sapori e voci. Lasciatevi avvolgere dall’atmosfera esotica di questi luoghi a due passi dalla principali vie cittadine ma che sembrano così lontani nello spazio e nel tempo. Un consiglio: il mercato della Vucciria, reso celebre dal famoso dipinto di Renato Guttuso, purtroppo è oggi quello meno vivo dei tre mercati. Meglio una passeggiata al Capo, dove potrete approfittare per visitare la chiesa dell’Immacolata Concezione al Capo, gioiello del barocco siciliano o una passeggiata tra le bancarelle di Ballarò, dove immancabile è un’occhiata alla chiesa di Casa Professa.
- Indirizzo: Via Porta Sant’Agata
- Indirizzo: Via dei Benedettini, 1
- Indirizzo: Via dei Benedettini, 16
- Orari: Da Lunedì a Sabato, dalle 9,00 alle 18.30 Domenica e Festivi, dalle 9,00 alle 13,00
- Indirizzo: Piazza Indipendenza, 1
- Orari: Da Lunedì a Sabato, dalle 8.30 alle 17.00 Domenica e Festivi, dalle 8:30 alle 12:30
- Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele, 475
- Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele
- Orari: Da Lunedì a Venerdì (Marzo – Ottobre) dalle 9.00 alle 17.30
- Indirizzo: Corso Vittorio Emanuele
- Indirizzo: Piazza Vigliena
- Indirizzo: Piazza Pretoria
- Indirizzo: Piazza Casa Professa, 1
- Indirizzo: Via Ballarò
- Indirizzo: Piazza Marina
- Indirizzo: Piazza San Domenico
- Indirizzo: Piazza Verdi
- Orari: Da Lunedì a Domenica dalle 9.30 alle 18.30
- Indirizzo: Piazza Ruggero Settimo
- Indirizzo: Piazza del Carmine
- Orari: Da Lunedì a Domenica dalle 8.45 alle 10.45
- S. Giovanni degli Eremiti: Iniziate la vostra visita dalla chiesa di S.Giovanni degli Eremiti con il suo delizioso chiostro e il suo esotico giardinetto. Dallo scorso 3 luglio anche questa affascinante chiesetta è stata inserita nel percorso arabo-normanno dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco.
- Palazzo Reale: Proseguite poi per il vicino Palazzo Reale dove imperdibile è la visita della Cappella Palatina.
- Cattedrale: Arrivati poi in Cattedrale, oltre la normale visita del duomo, vi suggeriamo di visitare i tetti per godere di una vista mozzafiato sul centro storico della città.
- Cassaro: Usciti dalla cattedrale, continuate lungo il Cassaro (Corso Vittorio Emanuele), l’antica strada principale che collegava, e collega tuttora, il mare alla piccola collinetta del Palazzo Reale.
- Chiesa del SS.Salvatore: Lungo il Cassaro, fate un salto alla Chiesa del SS.Salvatore, chiesa di origini normanne, rifatta in epoca barocca e rivestita di marmi colorati. L’edificio, particolarmente interessante in quanto è uno dei pochissimi esempi a Palermo di chiesa con pianta ellittica, ha subito dei pesanti bombardamenti durante la seconda guerra mondiale ma è stato prontamente ricostruito seguendo la tecnica del restauro scientifico.
- Quattri Canti, Piazza Pretoria e Piazza Bellini: Proseguite lungo il Cassaro fino ai Quattri Canti, svoltate a destra per godere dello spettacolo di Piazza Pretoria, circondata dalle maestose chiese di S.Caterina d’Alessandria e S.Giuseppe dei Teatini e arrivate a piazza Bellini, dove tappa obbligata è la visita della chiesetta di S.Maria dell’Ammiraglio, nota come la Martorana.
- Kalsa: A questo punto, dopo aver ammirato gli splendidi mosaici della Martorana, prendere la discesa dei Giudici, attraversate via Roma e da piazza S.Anna, entrate alla Kalsa. Fondato nel 937 dagli arabi, Al Halisah, l’eletta, è uno dei più antichi quartieri di Palermo dove ancora, tra vicoli, chiese e palazzi nobiliari, si respira l’aria di un mondo esotico e lontano nel tempo.
- Via Alloro e Palazzo Abatellis: Dopo aver visitato la bella chiesa di S.Francesco e il gioiello che è l’oratorio di S. Lorenzo, continuate la vostra passeggiata lungo l’antica via Alloro dove potrete entrare alla Galleria Regionale di Palazzo Abatellis, il cui affresco del Trionfo della Morte o l’Annunciata di Antonello da Messina, valgono già la visita.
- Piazza Magione: Prendete uno dei vicoli che vi portano a piazza Magione e qua, oltre l’omonima chiesa medievale, non perdetevi al visita della chiesa dello Spasimo. Si tratta di un luogo ricco di fascino e suggestione, una chiesa cinquecentesca presto abbandonata dai frati per permettere la costruzione di una bastione a difesa dell’antica città. La chiesa è attualmente in restauro ma vi lascerà comunque stupiti il cielo aperto che si apre sopra di voi.
- Piazza Marina e “La Cala”: Ritornate poi in piazza Marina, passando dalla popolare piazza Kalsa e percorrendo via Butera o il Foro Italico. Concludete la vostra passeggiata alla Cala, l’antico porto di Palermo, e godetevi il panorama del piccolo porto turistico sul quale si affaccia la città.
- Duomo di Monreale: Vi suggerisco, prima di tutto, di fare una piccola deviazione fuori porta ed andare ad ammirare l’eccezionale Duomo di Monreale. Siamo a pochi chilometri dal centro di Palermo, sarà necessario quindi un mezzo per spostarsi. In caso optiate per gli autobus pubblici, tra traffico e attese alle fermate, munitevi di una giusta dose di pazienza. A Monreale vi aspettano il Duomo normanno della fine del XII sec. con il suo eccezionale manto musivo (considerate che si tratta di 6000 metri quadri di mosaici di manifattura bizantina) e il suggestivo chiostro, un quadrato perfetto con decine di colonnine decorate e capitelli lavorati a rilievo. Concedetevi una tranquilla passeggiata all’interno del silenzioso chiostro e, tra i tanti scolpiti, cercate il famoso capitello con l’immagine del re normanno Guglielmo II che, inginocchiato, offre il modellino del duomo alla Vergine.
- Catacombe dei Cappuccini: Ritornando verso Palermo, una tappa particolare è quella della visita delle Catacombe dei Cappuccini. Se avete uno sviluppato gusto per il macabro, allora questo è il posto per voi! Centinaia di mummie di frati cappuccini e ricchi palermitani che, per secoli (dagli inizi del ‘600 fino agli inizi del ’900 quando questo tipo di inumazione fu proibito) si sono fatti seppellire, o meglio, esporre qua.
- Palazzo della Zisa: Altra tappa indubbiamente interessante di Palermo, un po’ fuori dal centro storico e quindi che bisogna raggiungere con un mezzo proprio, è il Palazzo della Zisa. Al Aziz, lo splendido, questo era il nome che i sovrani normanni diedero al loro palazzo fuori le antiche mura cittadine.
- Mercati Storici: Altra cosa da non perdere se venite a Palermo è fare un giro per uno dei mercati storici. A Palermo ce ne sono tre, tutti di origine antichissima, probabilmente araba, che rimangono dei luoghi fuori dal tempo, dalla spazio e a volte dalle regole. Il Mercato del Capo si estende nell’omonimo quartiere, potete accedervi da Porta Carini, una delle antiche porte della città, dopo aver ammirato il Teatro Politeama e il Teatro Massimo, i due principali teatri ottocenteschi. Al Capo, oltre a farvi stordire da colori, profumi e abbanniate (le classiche urla dei venditori che reclamizzano la propria merce), non mancate di entrare nella piccola chiesa dell’Annunciazione al Capo, uno dei più ricchi gioielli del barocco palermitano, e nella chiesa di San Agostino con il suo bel chiostro rinascimentale. Altro mercato storico di Palermo è Ballarò, dall’arabo Suq al Balari, dove già in epoca araba i venditori provenienti da Balara,nei pressi di Monreale, venivano a vendere la loro merce. Anche qui, tra vicoli e strade dove a stento si riesce a passare tra le bancarelle, perdetevi tra i colori accesi dei banchi di frutta, verdura e pesce e concedetevi qualche spuntino con il tipico cibo di strada. A Ballarò vale la pena visitare la chiesa gesuita di Casa Professa, trionfo degli eccessi del barocco palermitano, in buona parte ricostruita dopo i bombardamenti della seconda guerra che ne fecero crollare il tetto e parte delle navate. Infine, la giornata si può concludere facendo una passeggiata nella zona della Vucciria. Il mercato della Vucciria è forse il più conosciuto di quelli palermitani, grazie anche a Renato Guttuso che l’ha reso celebre con il suo omonimo dipinto. Purtroppo oggi il mercato ha perso molto della sua ricchezza e del suo fascino è quello meno vivo dei tre mercati storici. La zona, con la centrale piazza Caracciolo, si anima soprattutto la sera ed è ormai ritrovo di giovani e studenti Erasmus che trascorrono qui la notte, tra un bicchiere di vino alla storica Taverna Azzurra e del pesce arrostito al momento su una delle numerose griglie che la sera vengono montate per una veloce e gustosissima cena all’aperto!
- Chiesa di S.Domenico: In zona non perdetevi la monumentale chiesa di S.Domenico e, soprattutto, lo splendido oratorio di S.Cita, trionfo della decorazione a stucco del celebre maestro palermitano Serpotta.
Bus Turistico
City Sightseeing Palermo propone il giro della città sali/scendi su un elegante bus rosso a due piani comodo e all’aperto. Il biglietto ha un costo di 20€ ed è valido 24h con cadenza ogni 30’. Attraversa le maggiori attrazioni culturali del capoluogo in un doppio tour. La linea A prevede l’itinerario: Politeama_Teatro Massimo_Quattro Canti _ Piazza Marina e Palazzo Steri_Orto Botanico_Stazione Centrale_Palazzo Reale e Cappella Palatina_Cattedrale_Mercato Vucciria. La prima corsa ha inizio da via E. Amari 142 alle ore 10.00, l’ultima è prevista alle 13.00. La linea B collega invece: Politeama_Giardino Inglese_Villa Malfitano_Castello della Zisa_Mercato del Capo_Teatro Massimo_Porto di Palermo. Il secondo percorso ha inizio da Via E. Amari 142 alle 13.30, l’ultima corsa termina alle 14.30. La formula hop on – hop off, consente in un giorno di vedere i siti più importanti ad un prezzo estremamente contenuto e certamente il più economico*. Il commento plurilingue che viene diffuso, contiene numerosi aneddoti e riferimenti storici che destano la curiosità del visitatore. Il servizio City Sightseeing non si limita al servizio di trasporto, ma offre anche la possibilità di godere maggiormente la vacanza palermitana. Mostrando il biglietto si ha diritto infatti a sensibili riduzioni per visitare Musei, assistere a Concerti di musica sinfonica, spettacoli di prosa e cinematografici, grazie alle convenzioni stipulate con La Galleria d’Arte Moderna, la Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, la Fondazione Teatro Biondo e l’Associazione Esercenti Cinematografici.
*Adulti
linea A+B: € 20,00
*Ridotti (ragazzi dai 5 ai 15 anni)
Linea A+B: € 10,00
*Family (2 adulti + 3 ridotti)
Linea A+B: € 50,00
Da Ottobre a Giugno, City Sightseeing Palermo propone una terza linea che conduce anche a Monreale.
Dove Mangiare a Palermo
Ristoranti
Pizzerie
Cosa Mangiare: Specialità Tipiche della Cucina Siciliana
Nei mercati di Ballarò e Vucciria, tra un acquisto e l’altro, potrete stuzzicare (o fare un vero e proprio pasto) e assaggiare il miglior cibo di strada siculo. Distese di arancine invitanti e panelle dorate fanno capolino dai banconi dei venditori. Alla Vucciria andate dal purparo. Vende polpo fresco appena pescato. Alcuni li cuoce in una pentola con acqua salata e in pochi minuti il polpo è in bella mostra sul bancone a disposizione di chi vuole assaggiare questa prelibatezza. Da mangiare sul momento con limone e prezzemolo. Il “purpo” insieme ai “cicireddi”, pesciolini fritti serviti nelle friggitorie, è l’unico tipo di pesce che si può mangiare per strada.
Pani ca’ meusa
I meno schizzinosi potranno apprezzare una specialità che a detta di tanti è imbattibile. E’ il pani ca’meusa, milza, oppure polmoni o scannarozzato (trachea) di vitello, ripassati nella saimi (strutto) e mangiati nella vastedda (tipico panino tondo spolverato con semi di sesamo). Ordinatelo maritato se lo volete con l’aggiunta di ricotta e caciocavallo, schietto se lo preferite semplicemente bagnato da gocce di limone. Il miglior pani ca’meusa lo fa la Focacceria di San Francesco, dal 1843. Franco ‘U Vastiddaru, è un altro mago del panino con la milza e specializzato nei fritti di ogni tipo.
Le Arancine
Le arancine rappresentano forse il compromesso più evidente della moltitudine di “dominatori” che la Sicilia ha avuto nel tempo: l’uso del riso e zafferano è di origine saracena; la tradizione francese emerge nella scelta del ragù delle tradizionali ed omonime arancine, dette appunto arancine al ragù; l’uso del formaggio è, invece, di origine ellenica e prende forma e si sviluppa nell’arancina al burro (con zafferano, formaggio e prosciutto cotto). Oggi sono tante le versioni proposte: da quelle agli spinaci, pollo e ricotta, sino a alle moderne versioni con nero di seppie, frutti di mare, funghi porcini servite nelle focaccerie.
Lo Sfincione
Lo sfincione è fatto grazie a un’antica ricetta che vede come ingrediente base quello del pane e della pizza con sopra una salsa a base di pomodoro, cipolla, acciughe, origano e pezzetti di formaggio tipico siciliano. Una vera delizia. Dove mangiarlo? All’Antica Focacceria San Francesco a Palermo, davvero un posto famoso o da “Nino u ballerino” in corso Finocchiaro Aprile.
Pane Cunzato
Il Pane Cunzato è una vera chicca per chi si trova a Palermo, fatto con una pagnotta appena sfornata, divisa in due con sopra olio d’oliva, un pizzico di sale e pepe, aggiungete i pomodori freschi tagliati a metà acciughe e l’origano. Vi consiglio di mangiarlo a Monreale nel panificio Campanella che trovate sulla destra non appena si sale dalla strada per andare verso la piazza. Gustate pure una dolce pausa con un bel cannolo o una profumata cassata al forno.
Le Brioches
Le Brioches della Sicilia sono impareggiabili, morbide e calde, magari accompagnate da una buona granita o dal gelato andate da Brioscià e vi godrete un’enorme brioche con il gelato decorata con una gustosa colata di cioccolata bianca o nera, alla nocciola o al pistacchio.
I Cannoli e la Cassata al forno
Immancabile in Sicilia e a Palermo è il Cannolo. Piccolo o grande, il classico e quello vero siciliano è con ricotta e basta. Accompagnato da un buon caffè per la colazione o come dolcetto del dopo cena il cannolo sta bene sempre. La cassata siciliana è una torta fatta con pan di Spagna, pasta reale ricotta zuccherata di pecora e frutta candita. Il termine cassata deriverebbe dal latino “caseum”, che significa formaggio oppure dall’arabo “qas’at”,cioè “bacinella. Oppure c’è la cassata al forno che è una sorta di pasta frolla molto sottile con dentro la ricotta che trovate nel cannolo. La superfice è spolverata di zucchero a velo e cannella. Se vi capita di andare dalle parti di Scopello, tappa obbligatoria è la cassatella calda fritta ripiena di ricotta al bar “la Sorgente” di Castellammare del Golfo.
Bus Centro Storico Gratuito
Sono entrate in funzione lo scorso primo aprile le navette gratuite dell’Amat per il collegamento ed attraversamento del centro cittadino. Le due navette, denominate “Free express” e “Free centro storico”, avranno rispettivamente la finalità di collegare il parcheggio di via Basile, punto di arrivo dei bus extraurbani, con Piazza Indipendenza alla frequenza di una corsa ogni 10 minuti, e di facilitare l’attraversamento del centro storico, alla frequenza di una corsa ogni 11 minuti. Il punto di interscambio fra le due navette sarà a Piazza Indipendenza. Il servizio sarà svolto dalle prime ore del mattino, fino alle 21 circa.
Itinerario:
NAVETTA FREE CENTRO STORICO ( PORTA FELICE – PIAZZA INDIPENDENZA)
Piazzetta Santo Spirito (capolinea) – a destra via Vittorio Emanuele – Foro Umberto I – a destra via Salita Mura delle Cattive – via Alloro – a sinistra via Aragona – piazza della Rivoluzione – via Garibaldi – a destra via Gorizia – a destra via Roma – a sinistra via Vittorio Emanuele – a sinistra via Maqueda – piazza Sant’Antonino – piazza Giulio Cesare (Transito pensilina esterna) – corso Tukory – a destra via dei Benedettini – a destra via Mongitore – a sinistra via Cadorna – a sinistra via del Bastione – piazza della Pinta – piazza Indipendenza (fermata interscambio) – a destra corso Calatafimi – via Vittorio Emanuele – a sinistra via Bonello – a destra via Gioeni – via Sant’Isidoro – via Candelai – a sinistra via dello Spirito Santo – via Raimondo – via Favara – a destra via Scarlatti – a sinistra Vvia Donizetti – piazza Verdi – via Cavour – piazza XIII Vittime – via Crispi – Vvia Cala – via Porto Salvo – piazza Marina – a sinistra Salita della Intendenza – a destra via Vittorio Emanuele – piazzetta >Santo Spirito (capolinea)
NAVETTA FREE EXPRESS – ( PARCHEGGIO BASILE – PIAZZA INDIPENDENZA)
Parcheggio Basile (capolinea) – via Basile (inversione di marcia al primo varco) – immissione corsia preferenziale (altezza Solarino) – via Basile – a sinistra corso Re Ruggero – piazza Indipendenza (fermata interscambio) – corso Re Ruggero – a destra via Brasa – via Basile – parcheggio Basile (capolinea)
Palermo in tre giorni
Palermo in un giorno
Siete di passaggio a Palermo e avete un solo giorno per visitare questa città? Beh, Palermo è una città con uno dei centri storici più grandi d’Europa (pensate che si estende su una superficie di quasi 2,5 km quadrati) e varrebbe la pena soggiornarvi qualche giorno in più per poter scoprire la grande varietà di monumenti e luoghi affascinanti che ospita e che offre ai viaggiatori. In una sola giornata si può comunque fare un bel giro che vi permetterà di conoscere e ammirare i suoi luoghi più significativi.
Attrazioni Turistiche
Palermo
Vista da Castello Utveggio, Monte Pellegrino
Porta Sant’Agata
30m a piedi
E’ una delle più antiche testimonianze della cinta muraria medioevale, che sorgeva lungo i confini della città di Palermo. L’architettura della porta risale probabilmente al secolo XIII. Il suo nome deriva probabilmente dalla vicinanza con la Chiesa di sant’Agata, sita in via del Vespro. Poche tracce restano dell’affresco raffigurante la Madonna del Carmine, dipinto nella volta, e delle figure di angeli che si trovavano nelle lunette. Secondo la leggenda da questa porta entrarono i Normanni per conquistare la città araba durante l’assedio nel 1071.
Porta Mazzara
500m a piedi
Fu aperta nel XIII secolo e ristrutturata nel 1326 da Federico D’Aragona. Nel seicento fu inglobata nel bastione di Pescara e al suo posto fu costruita Porta Montalto qualche metro accanto. Demolito il bastione nel 1885, la porta venne nuovamente alla luce. La Porta ha tre fornici ogivali, realizzati in pietra; i due laterali, minori, sono attualmente murati. Sulla sommità della Porta sono ancora visibili i resti dei camminamenti e della scala di servizio.
San Giovanni degli Eremiti
700m a piedi
Questa chiesa è stata fondata da Ruggero II nel 1142. Durante la dominazione normanna, l’annesso convento è stato il più ricco della città. All’interno della chiesa, ora sconsacrata, è ancora possibile trovare tracce di mosaici e affreschi. All’esterno dell’edificio si possono vedere le affascinanti cinque cupole rosse, un elemento caratteristico dell’architettura arabo-normanna.
Palazzo dei Normanni
900m a piedi
Il Palazzo dei Normanni di Palermo, conosciuto anche come Palazzo Reale, è la sede dell’Assemblea regionale siciliana. Il palazzo è la più antica residenza reale d’Europa, dimora dei sovrani di Sicilia e sede imperiale con Federico II e Corrado IV. Al primo piano sorge la Cappella Palatina, costruita sotto il regno di Ruggero II, nel 1132. Il Palazzo reale dei Normanni sorge sopra i primi insediamenti punici, le cui tracce sono tuttora visibili nei sotterranei. Al secondo piano del palazzo si trovano, inoltre, la Sala d’Ercole, attuale luogo di riunione dell’Assemblea regionale siciliana, la Sala Gialla e la Sala dei Viceré. Oltre alla Cappella Palatina, è attribuita ai normanni la costruzione della Torre Pisana, sede della stanza del Tesoro, sulla cima della quale sorge un osservatorio astronomico. La stanza di re Ruggero, che si trova all’interno della Torre Pisana, è caratterizzata da una decorazione a mosaico risalente al XII secolo. La Cappella Palatina è una basilica a tre navate dedicata ai santi Pietro e Paolo. La cupola, il transetto e le absidi sono interamente decorate nella parte superiore da mosaici bizantini, tra i più importanti della Sicilia, raffiguranti il Cristo Pantocratore benedicente, gli evangelisti e scene bibliche varie. Il soffitto in legno della navata centrale e le travature delle altre navate sono decorate con intagli e dipinti di stile arabo.
Porta Nuova
1km a piedi
E’ la Porta più monumentale della città: eretta a fianco del Palazzo Reale, prospetta da un lato sul corso Vittorio Emanuele, dall’altro sul corso Calatafimi. Costruita per volere del viceré Marcantonio Colonna nel 1583 per ricordare la vittoria di Carlo V sulle armate turche, subì la totale distruzione nel 1667. Nel 1669 fu ricostruita integralmente e a coronamento dell’edificio fu posta una copertura piramidale con l’immagine di un’aquila ad ali spiegate. I mori che decorano il primo ordine che guarda la strada per Monreale celebrano il trionfo africano di Carlo V. Più misurato è il prospetto interno, concepito in guisa di arco trionfale, sul quale emerge l’imponente varco del fornice a tutto sesto.
Cattedrale
1km a piedi
La costruzione della Cattedrale di Palermo è iniziata nel 1184 e, nel corso dei secoli, le aggiunte e restauri hanno notevolmente modificato la struttura originaria. La facciata occidentale si presenta molto articolata dal punto di vista prospettico per la presenza di due poderosi archi a sesto acuto ispirati all’architettura islamica che raccordano la Cattedrale all’adiacente Palazzo Arcivescovile. Il prospetto orientale della Cattedrale è un mirabile esempio di decorazione a tarsia lavica, ovvero di figure geometriche e floreali in pietra lavica alloggiate fra conci di tufo. Il prospetto meridionale, invece, è decorato con un portico panoramico in stile gotico catalano del XV secolo. L’interno, ampio e aperto, a tre navate, appare freddo in confronto con l’esterno grandioso.
Da Lunedì a Venerdì (Novembre – Febbraio) dalle 9.30 alle 13.00
Sabato e Festivi dalle 7.30 alle 13.30 e dalle 16.00 alle 19.00
San Giuseppe dei Teatini
900m a piedi
La chiesa venne costruita nel XVII sec. seguendo uno stile barocco che si riscontra soprattutto negli affreschi che la decorano, nelle decorazioni scultoree e negli stucchi. All’esterno dell’edificio spicca la grande cupola, facilmente visibile da molte zone della città.
Quattro Canti
900m a piedi
I Quattro Canti, o piazza Vigliena, o Teatro del Sole, è il nome della piazza ottagonale all’incrocio dei due principali assi viari di Palermo: la via Maqueda e il Cassaro, oggi Corso Vittorio Emanuele. I Quattro Canti propriamente detti sono i quattro prospetti architettonici che delimitano lo spazio dell’incrocio. Furono realizzati tra il 1609 e il 1620 e i quattro piani di facciata risultano così decorati: al piano inferiore, fontane che rappresentano i fiumi della città antica (Oreto, Kemonia, Pannaria, Papireto); quindi, un ordine in stile dorico, contenente le allegorie dalle quattro stagioni (rappresentate da Eolo, Venere, Cerere e Bacco); l’ordine successivo, in stile ionico, ospita le statue di Carlo V, Filippo II, Filippo III e Filippo IV; infine, nell’ordine superiore, le quattro sante palermitane, Agata, Ninfa, Oliva e Cristina, patrone della città prima dell’avvento di Santa Rosalia (1624).
Piazza Pretoria
850m a piedi
Piazza Pretoria detta anche piazza della Vergogna, si trova a pochi passi dai Quattro Canti. Nel 1573 il Senato palermitano acquistò una fontana, opera di Francesco Camilliani, inizialmente destinata a Firenze, con l’intenzione di collocarla nella piazza. Tre dei quattro lati della piazza sono chiusi da edifici: il Palazzo Pretorio (sede del Comune) costruito nel XIV secolo, la Chiesa di Santa Caterina (fine del XVI secolo), e due palazzi baronali: Palazzo Bonocore e Palazzo Bordonaro. Sul quarto lato la piazza scende con una scalinata su via Maqueda.
Casa Professa
500m a piedi
Costruita nel tardo XVI secolo, su progetto dell’architetto gesuita Giovanni Tristano, inizialmente era costituita da una sola navata con grandi transetti e diverse cappelle laterali, ma all’inizio del XVII secolo, per rendere la chiesa più grandiosa, Natale Masuccio aggiunge le due navate laterali a quella centrale. La chiesa è stata infine dedicata nel 1636. L’interno fonde il rigore architettonico tardo rinascimentale con lo splendore delle decorazioni barocche. Fiori, frutta, foglie, animali, piccoli “putti”, intarsiati in marmo, contribuiscono ad illuminare gli ambienti interni.
Mercato Ballarò
200m a piedi
Ballarò è un noto mercato storico di Palermo, che si estende da Piazza Casa Professa ai bastioni di corso Tukory verso Porta Sant’Agata. Ballarò è il più antico tra i mercati della città, animato dalle cosiddette abbanniate, cioè dai chiassosi richiami dei venditori che, con il loro caratteristico accento palermitano, cercano di attirare l’interesse dei passanti. Ballarò è un mercato adibito principalmente alla vendita di frutta, ortaggi, verdure, carne e pesce, esposti in bancarelle e cassette di legno. All’interno del mercato si vendono anche cibi cotti e cibi da strada, tipici della cucina palermitana, come cipolle bollite o al forno, panelle (frittelle di farina di ceci), crocchè (crocchette di patate), verdure lesse, polpo e quarume (interiora di vitello).
Piazza Marina
1,2km a piedi
Piazza Marina è una piazza del centro storico di Palermo situata nel quartiere della Kalsa o Mandamento Tribunali. Al centro della piazza è presente la villa Garibaldi progettata dall’architetto Giovan Battista Filippo Basile nel 1863. A caratterizzar la piazza sono anche i numerosi edifici storici che la delimitano, tra i quali palazzo Chiaramonte o Steri, palazzo Galletti, palazzo Fatta, palazzo Dagnino, l’hotel de France, il teatro Libero, palazzo Mirto, la chiesa di Santa Maria dei Miracoli, palazzo Notarbartolo di Villarosa, palazzo Gravina di Palagonia, il palazzo dell’Intendenza di Finanza, la chiesa di San Giovanni dei Napoletani, la chiesa di Santa Maria della Catena, il Museo delle marionette, la fontana del Garraffo.
Piazza San Domenico
1,2km a piedi
La Piazza San Domenico è una storica piazza di Palermo che prende il nome dalla Chiesa di San Domenico. Al centro della piazza si trova la Colonna dell’Immacolata, composta da una grande base marmorea sormontata da un’alta colonna, in cima alla quale è presente la statua dell’Immacolata. La chiesa venne edificata nel 1458 ed il 1480 in stile rinascimentale, mentre la facciata venne costruita più tardi, nel 1726. Lo stile è tipicamente barocco, il frontone è caratterizzato da due alti campanili, sulla facciata sono inoltre presenti molte statue in stucco che raffigurano santi e papi. Queste statue sono opera del nipote di Giacomo Serpotta, Giovan Maria Serpotta.
Teatro Massimo
1,5km a piedi
Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo è il più grande edificio teatrale lirico d’Italia e uno dei più grandi d’Europa. Fu costruito nel 1875 su progetto dell’architetto Giovan Battista Filippo Basile, in gusto neoclassico. La simmetria compositiva attorno all’asse dell’ingresso, la ripetizione costante degli elementi (colonne, finestre ad archi), la decorazione rigorosamente composta, definiscono una struttura spaziale semplice ed una volumetria chiara, armonica e geometrica, d’ispirazione greca e romana. L’esterno del teatro, seguendo la moda dell’attualizzazione delle architetture antiche, presenta un pronao corinzio esastilo elevato su una monumentale scalinata ai lati della quale sono posti due leoni bronzei. In alto l’edificio è sovrastato da un’enorme cupola emisferica.
Teatro Politeama
1,5km a piedi
Il Teatro Politeama Garibaldi, costruito nel 1865 su progetto dell’architetto Giuseppe Damiani Almeyda. La copertura, considerata per l’epoca opera di grande ingegneria, venne realizzata in metallo dalla Fonderia Oretea nel novembre del 1877. Il valore di questa costruzione sta nell’esaltazione della funzione sociale del teatro come “teatro del popolo” con l’enorme sala a ferro di cavallo (che nel 1874 poteva contenere cinquemila spettatori) con due file di palchi, dominata da una grande galleria articolata in due ordini. L’ingresso è costituito da un arco di trionfo sormontato dalla quadriga bronzea di Apollo, opera di Mario Rutelli, cui s’affianca una coppia di cavalli bronzei di Benedetto Civiletti.
Chiesa del Carmine
250m a piedi
E’ opera dell’architetto Mariano Smiriglio, che la iniziò nel 1627. L’enorme cupola fu aggiunta nel 1680; di grande interesse è il suo rivestimento in maioliche policrome e la decorazione barocca del tamburo con i quattro telamoni che la sorreggono. L’interno della chiesa ospita stucchi serpottiani, statue in legno e decorazioni marmoree. Vi si trovano inoltre pregevoli opere come la tela con “Sant’Andrea Orsini” di Pietro Novelli, la statua di “Santa Caterina” di Antonello Gagini e l’altare seicentesco di Giacomo e Giuseppe Serpotta.
Palermo in due giorni